| |
A.N.E.D
Bologna
VIAGGIO
PER L'INCONTRO INTERNAZIONALE DEGLI EX DEPORTATI AL CAMPO DI MAUTHAUSEN
Bologna
-Linz- Mauthausen- Gusen -Graz - Bologna
9
-12 MAGGIO 2003
|
giovani
ed ex deportati a Mauthausen |
|
9
maggio - venerdì
ore
6.00: partenza da Bologna - Stazione Autocorriere,
Capolinea 25;
ore 12.00: sosta per il pranzo al sacco fornito
dall'A.N.E.D.;
ore 15.30: visita al Castello di Hellbrunn;
ore 18.00: arrivo a Linz, sistemazione nelle camere, cena e
pernottamento.
Serata libera
1O maggio
- sabato
ore 7.30:
prima colazione, partenza
per la visita al campo di Mauthausen e Gusen;
ore 12.30: rientro in albergo per il pranzo;
ore 15.00: partenza per la visita al Castello di
Hartheim, al rientro visita alla città con guida;
ore 19.30: rientro in albergo, cena e pernottamento.
11 maggio
- domenica
ore 7.30: prima colazione e partenza per
l'incontro internazionale al campo di Mauthausen;
ore 10.30: ritrovo di tutte le delegazioni italiane al monumento dedicato ai Caduti
Italiani;
ore 12.30: partenza per Graza, sosta per il pranzo al sacco offerto
dall'A.N.E.D.;
ore 18.30: arrivo in albergo, sistemazione nelle camere, cena e pernottamento.
Serata libera
12
maggio
- lunedì
ore
8.00: prima colazione, visita alla città;
ore 12,00:
rientro in alnergo per il pranzo;
partenza per ' Italia con
l'arrivo a
Bologna previsto per le ore 22.30 circa.
Quota
di partecipazione:€ 310,00
iscrizioni presso:
A.N.E.D. sezione di Bologna
via Pignattari 1, Bologna
tel. e fax 051 220488
|
|
il gonfalone della Provincia di Salerno |
|
L'11 maggio una delegazione dell'Ass. Coordinamento Solidarietà e
Cooperazione parteciperà come di consueto all'Incontro internazionale
degli Ex Deportati che ogni anno si tiene in maggio al campo di
concentramento nazista di Mauthausen.
In questa occasione delegazioni di ex deportati, studenti e
rappresentanti istituzionali di tutti i paesi che sono stati oppressi
dal nazismo si ritrovano per celebrare la vittoria della democrazia ed
il ritorno della libertà, il rispetto e l'accoglienza del diverso, il
rifiuto della guerra e la diffusione della cultura della pace
|
Fin dal suo inizio il progetto Diamo un Futuro alla Memoria ha stretto
rapporti proficui di collaborazione ed amicizia con l'Associazione
Nazionale Ex Deportati di Bologna.
Abbiamo intervistato
Osvaldo Corazza,
ex deportato al campo di Mauthausen e presidente della sezione bolognese
dell’A.N.E.D.
Arrestato dai Tedeschi, Corazza viene deportato a Mauthausen ai primi
giorni del gennaio 1945, compiendo 18 anni sul carro bestiame che lo
portava al lager.
Quando è stato liberato, il 5 maggio del 1945, dopo aver subito
indicibili sofferenze e privazioni, pesava meno di trenta chili.
Tornato a casa ha deciso di lavorare per il resto della sua vita allo
scopo di non far dimenticare il sacrificio dei compagni che non ce
l'avevano fatta, affinché la tragedia della deportazione nazi-fascista
non diventasse inutile.
|
|
Domanda:
Anche quest'anno saranno in molti a partecipare all'incontro
internazionale di Mauthausen?
Risposta:
Sì. Partiremo da Bologna venerdì mattina e torneremo il lunedì. Abbiamo
accorciato il viaggio di un giorno riducendo così, anche il costo del
viaggio stesso. Comunque non visiteremo solo il campo di Mauthausen ma
anche ciò che resta di quello di Gusen nonché il Castello di Hartaim.
L'ultimo giorno, poi, visiteremo Graz.
Domanda:
Un momento importante è previsto anche per sabato sera. Cosa accadrà?
Risposta:
Ci sarà un incontro con il Presidente della Regione Emilia Romagna e
verrà raccolta la testimonianza di un compagno che è stato a Dora. La
sua storia sarà poi raccontata in un libricino. Lo scopo è sempre quello
di conservare la memoria. Sono sempre meno i testimoni ed è
importantissimo che i loro racconti vengano diffusi.
|
Domanda:
La presenza di molti giovani è fondamentale. Essi sono lo scrigno della
memoria e il futuro del mondo.
Risposta:
Noi ne siamo stati sempre convinti e abbiamo sempre considerato i
ragazzi come destinatari del nostro lavoro. Raccontando loro ciò che fu
la tragedia della deportazione speriamo che raccolgano la nostra memoria
e che la tramandino a più persone possibili. Per loro abbiamo pensato ad
una soluzione particolare.
Abbiamo
ridotto il viaggio di un giorno (partiranno il 10 invece del 9 maggio) e
di conseguenza anche il costo. In questo modo potranno prendere parte
all'incontro più ragazzi. Un intero pullman è stato destinato a loro e
altri quindici giovani sono negli altri pullman.
Domanda:
All'incontro di domenica verranno da tutta Italia?
Risposta:
Sì, interverranno moltissime persone e non solo Italiani. Ma noi di
Bologna siamo molto fieri della partecipazione di una rappresentanza del
sud. La presenza del gruppo del Progetto "Diamo un futuro alla memoria"
va evidenziata perché il lavoro che essi portano avanti, io l'ho potuto
costatare di persona, è notevole?
Domanda:
Lei, signor Corazza, è sempre impegnato in prima persona?
Risposta:
Finché ne avrò la forza questo è il mio impegno. Il mese scorso ho
accompagnato dei ragazzi di una scuola a Mauthausen e ho fatto con loro
la scala della morte. Ho fatto una fatica incredibile, ma ne è valsa la
pena!
|
Particolarmente
significativa è la cerimonia di commemorazione presso il Monumento ai
Caduti Italiani alla quale partecipano, con i propri gonfaloni e
rappresentanti istituzionali, Regioni, Province e Comuni, soprattutto del
centro e del nord di Italia
Della
delegazione salernitana, presente dal 1997, tra le pochissime del sud, farà
parte anche Alessandro Longo, Consigliere Comunale delegato
alla,Pace, Accoglienza ed Integrazione del Comune di Salerno, in rappresentanza
della cittadinanza salernitana.
Domanda:Perché
l'Amministrazione Comunale di Salerno ha deciso di raccogliere l'invito
dell'Ass. Coordinamento Solidarietà e Cooperazione a partecipare
all'Incontro internazionale di Mauthausen?
Risposta:
Questa Associazione, attraverso il Progetto "Diamo un futuro alla
memoria, è da anni impegnata con successo nella difesa e trasmissione
della Memoria. Sono obbiettivi certamente condivisibili.
|
|
L'Amministrazione
ritiene, infatti, importante, nell'ambito dell'impegno per la pace,
articolare un percorso che parta dalla salvaguardia della memoria di
quegli avvenimenti drammatici per radicare sempre di più quei valori
fondamentali di giustizia, democrazia, uguaglianza e libertà che sono
alla base della nostra Costituzione e che sono stati conquistati con la
lotta di Liberazione, pagando un carissimo prezzo.
La
nostra presenza istituzionale a Mauthausen vuole ribadire, anche in un
ambito internazionale, che quei valori sono patrimonio vivo del Sud e di
tutta la comunità salernitana.
Domanda:Quali
altre iniziative avete in programma?
Risposta:Oltre
a quelle, già attuate ed in corso, di solidarietà internazionale in
favore di popolazioni della Palestina, del Ruanda, di Orissa, in questi
giorni stiamo per attivare il sostegno medico a distanza destinato a dieci
bambini iracheni per un anno.
Un
altro progetto nel quale mi sento impegnato in prima persona è la
realizzazione della Casa della pace, così come approvato dal Consiglio
Comunale nel luglio 2002. Potrà essere un luogo di coordinamento,
sviluppo e sostegno di iniziative per la pace e, dotandola di strutture
come biblioteca, videoteca, sale multifunzionali, di crescita civile per
tutto il territorio
|
Il
segno
giugno 1998
DIAMO UN FUTURO ALLA MEMORIA: DA SALERNO A MAUTHAUSEN
Mariella Rocco
|
Dall''8 al 12 maggio scorsi si e svolto il viaggio-premio del
concorso Diamo un futuro alla memoria. I sette vincitori, Laura, Maria, Anselmo,
Alessandro, Emanuela, Domenico e Yuri hanno vissuto un'esperienza non comune ma di alto
valore formativo, quattro giorni intensi durante i quali momenti di grande tensione
emotiva di sono alternati ad altri di meritata spensieratezza. La visita al campo di
concentramento di Mauthausen ha costituito una vera lezione di vita e di storia che certo
rimarrà impressa in loro più di tutto quanto abbiano fino ad ora potuto studiare. Lì al
campo era facile leggere sui loro volti le emozioni che provavano. Per primo lo sgomento
di fronte ad una realtà solo in minima parte immaginata, diventata ad un tratto tangibile
e resa ancor più viva dalle testimonianze dei superstiti, poi la consapevolezza di dovere
la loro libera vita di oggi, in particolare, alle migliaia di italiani che dentro e fuori
dai campi hanno lottato, in ogni modo, per la dignità e la libertà del nostro Paese.
Sensazioni che hanno trovato ulteriore conferma il giorno dopo, durante l'incontro
internazionale degli ex deportati, in occasione del quale tutte le nazioni che hanno
combattuto il nazifascismo si ritrovano nel commemorare i caduti e nel lanciare un forte
messaggio di pace e solidarietà tra i popoli. In una atmosfera carica di commozione e di
partecipazione, nella confusione di lingue e canti, gonfaloni e bandiere, parole e
silenzi, sorrisi e lacrime, uomini e donne di ogni età riempiono di vita uno dei luoghi
simbolo del più alto oltraggio all'umanità mai |
perpetrato, affermando con la loro stessa presenza, più convincente di
qualunque discorso, che la ricchezza ed il futuro dell'uomo stanno nell'incontro e nello
scambio tra diverse culture, tradizioni, religioni. Un appuntamento che ha ritenuto non
dover mancare, nonostante il disastro che ha colpito i comuni di Sarno, Bracigliano e
Siano, anche la Provincia di Salerno, unica del Sud ad essere rappresentata
istituzionalmente. Il presidente del Consiglio Provinciale Francesco Di Geronimo,
accompagnato dal consigliere Luigi Gentilella, nel suo intervento dinanzi alle tante
delegazioni dei Comuni, delle Provincie e delle Regioni italiane ha sottolineato
l'importanza che l'Ente assegna ai valori di pace, libertà ed uguaglianza e soprattutto
al loro radicamento nelle coscienze dei giovani.Di Geronimo ha poi ricordato la figura del
preside della Scuola Media "Baccelli" di Sarno Gaetano Milone, scomparso nel
fango che ha travolto Episcopio, il quale proprio in dicembre aveva promosso ed ospitato
presso la sua scuola una seguitissima iniziativa del progetto Diamo un futuro alla
memoria. Le conclusioni le hanno tirate proprio loro, Laura, Maria, Anselmo, Alessandro,
Emanuela, Domenico e Yuri i cui pensieri non hanno fatto fatica a diventare parole ed
impegno esplicito: "Noi non dimenticheremo.
Di questa memoria che ci appartiene saremo testimoni anche quando l'ultimo dei
sopravvissuti sarà scomparso". E' il nostro impegno, vogliamo fortemente credere che
possa diventare impegno di tutti, cittadini ed istituzioni, per un mondo di liberi ed uguali. |
| |
|